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La Provincia approva all’unanimità il Rendiconto 2019, il DUP e il Bilancio di Previsione 2020/2022

Iacucci: «Punto di svolta per la stabilizzazione dei conti e la costruzione di una prospettiva positiva»

«In questo primo Consiglio provinciale post emergenza pandemica, desidero in primo luogo ricordare tutte le vittime di questa immane tragedia». Così il Presidente della Provincia, Franco Iacucci, ha aperto i lavori del Consiglio Provinciale odierno ricordando i drammi e le terribili conseguenze provocate nel nostro Paese dal Covid-19.

«Nell’affrontare il dramma della pandemia – ha continuato il Presidente – l’Italia è riuscita a rispondere con efficacia e con risultati importanti e tanti professionisti meridionali si sono distinti sul campo per la lotta al virus. Ma non bisogna abbassare la guardia, perché c’è una recrudescenza in corso anche al Sud e la sfida più importante che adesso abbiamo davanti è l’apertura delle scuole». Iacucci ha quindi sottolineato che come Ente ci siamo attrezzati e siamo partiti per tempo nell’affrontare il problema, anche instaurando un rapporto positivo con la Regione. L’andamento dei lavori finalizzati al contenimento o alla riduzione del rischio da contagio Covid-19 è positivo e saranno completati in tempo utile per l’avvio delle attività in presenza – ha aggiunto il Presidente: «36 gli interventi effettuati per la riapertura delle scuole in sicurezza; 350 mila euro investiti grazie alla legge 77 del 2020, più 1.300.000,00 del MIUR ai quali abbiamo aggiunto fondi di bilancio per la manutenzione ordinaria pari a 1.200.000,00 euro». Per quanto attiene gli atti di Bilancio, Franco Iacucci ha dato atto al Governo di avere erogato con regolarità i trasferimenti 2018/2020, restituendo all’Ente respiro e prospettiva, per cui «è stato possibile procedere verso la stabilizzazione dei conti e avviare un percorso positivo anche sul lato della programmazione».

Il Consiglio ha approvato all’unanimità il Rendiconto 2019, Documento Unico di Programmazione, riconoscimento debiti fuori bilancio e Bilancio di Previsione 2020/2022; sul lavoro dell’Ente è stato espresso un giudizio positivo anche dall’opposizione consiliare, che ha ritenuto di esprimere il proprio voto favorevole su tutti gli atti all’Ordine del Giorno. Proprio l’approvazione del Bilancio previsionale – particolarmente importante per pianificare tutte le attività future dell’Ente – è stata effettuata senza il passaggio in Assemblea dei sindaci, come previsto dal decreto “Cura Italia” che all’articolo 73 ha sospeso tale obbligo, prorogato dal Decreto Agosto.

La relazione tecnica è stata affidata al Dirigente del Settore Bilancio e Programmazione, ing. Bonaventura Zumpano. Per quanto attiene IL Rendiconto 2019, l’esercizio si è chiuso con un risultato di amministrazione di € 12.388.326,54 che dopo l’applicazione degli accantonamenti produce un disavanzo di Amministrazione pari ad € 3.073.997,26 da ripianare nel Bilancio di Previsione 2020. Lo schema di Bilancio di Previsione chiude invece con i seguenti totali generali a pareggio: – anno 2020: € 347.621.629,92 – anno 2021: € 372.975.482,04 – anno 2022: € 335.646.237,13.

Il Presidente Iacucci e tutti i Consiglieri Provinciali hanno dato il benvenuto al nuovo Segretario Generale dell’Ente, dott. Peppino Cimino. Discussione unica in Consiglio su tutti gli atti di Bilancio, su proposta del Consigliere Eugenio Aceto. Sono intervenuti nel dibattito i Consiglieri Cennamo, Di Natale, Aceto, Cuzzocrea, Gravina e Ramundo.

XV di “SUONI” Festival Etno Jazz

Il 9 e 10 Settembre 2020 a Castrovillari omaggio a Ennio Morricone

Suoni Festival Etno Jazz XV edizione dedicato al grande Maestro compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore italiano, Ennio Morricone. Castrovillari si prepara ad ospitare i prossimi 9 e 10 settembre, un edizione particolare, visto il momento storico che stiamo vivendo, ma allo stesso tempo un’edizione importante di alto profilo artistico con una forte rappresentanza di musicisti locali. Ad ospitare la due giorni sarà il piazzale del Santuario della Madonna del Castello dal cui colle si può ammirare Castrovillari. L’evento, lo ricordiamo è nato 15 anni fa grazie all’idea originaria di Gerardo Bonifati e Sasà Calabrese, per richiamare il ruolo della mediterraneità e delle contaminazioni tra generi musicali intramontabili valorizzando altresì, i musicisti della nostra terra.

La manifestazione organizzata dalla Pro Loco cittadina, presidente Eugenio Iannelli, e direzione artistica affidata a Gerardo Bonifati, regalerà anche quest’anno un misto di emozioni e passioni. E come non poteva essere altrimenti dal momento che il feel rouge sarà il grande e compianto Maestro Ennio Morricone, la sua lunga carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che hanno fatto di lui uno dei più importanti, prolifici e influenti compositori cinematografici di tutti i tempi.  Le sue musiche sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. A raccontarci “Ennio Morricone musiche da Oscar”, sarà mercoledì 9 settembre alle ore 21,00, l’Orchestra di Fiati di Morano Calabro, diretta dal Maestro Massimo Celiberto, che lo scorso anno ha festeggiato i 4 lustri di musica. Una storia lunga ed appassionata di formazione musicale che ha visto crescere, in questi anni, diversi musicisti che da giovani studenti tra le fila dell’associazione moranese sono poi diventati importanti promesse della musica sinfonica a livello nazionale. La compagine musicale, presieduta da Leonardo Di Luca, ha messo in scena non solo opere sinfoniche, concerti, performance anche in giro per l’Italia e all’estero, ma è diventata una vera e propria fucina artistica e formativa. Nella serata di mercoledì l’Orchestra di Fiati sarà impreziosita dalla voce del soprano, Giada Borrelli. Testi e letture di Dario De Luca e Francesco Gallo.
Giovedì 10 settembre ore 21.00 “ C’era una volta…Ennio” omaggio degli artisti castrovillaresi al M° Ennio
Morricone con Sasà Calabrese, Luigi Le Voci, Romualdo Panebianco, Salvatore Chiodi, Camillo Maffia, Carmine
Mazzotta e Christian Gaudenti. (disegno grafico Claudio Regina)
Per gli spettacoli è obbligatorio attenersi rigorosamente alle procedure “Anti Covid”. Ingresso gratuito e
contingentato, sedute distanziate, fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione.

L’evento è organizzato dalla Pro Loco cittadina, con il contributo del Comune di Castrovillari, in collaborazione
con i brand A.C.T. (Ambiente, Cultura, Turismo) “ Castrovillari Città Festival”, Gas Pollino E GOMEG .

Rendano e il suo mondo

In ricordo del maestro e pianista di fama europea nativo di Carolei.

 

L’Associazione culturale Alfonso Rendano di Carolei ha organizzato per il giorno 10 Settembre 2020 nella splendida cornice della Filanda dei Quintieri a Carolei (Cs) l’evento “Rendano e il suo mondo”, all’interno dell’area sarà tenuto un concerto di musica da parte degli studenti del Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza diretti dal  maestro Rodolfo Rubino e dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Carolei – Dipignano diretti dal maestro Ketty Garritano, si eseguiranno musiche di Listz, Rachmanioff, Chopin , Brahms , Shumann, Rendano .

Nell’introduzione all’incontro si darà seguito a letture di giornali e lettere dell’epoca , riguardanti la carriera artistica e la vita di Alfonso Rendano da “enfant prodige della musica”  al grande pianista di fama europea.

La partecipazione all’evento è gratuita, nel rispetto delle norme anticovid è comunque richiesta la prenotazione tramite la pagina Facebook dell’associazione.

Un appuntamento artistico e culturale da seguire con attenzione in occasione della ricorrenza del ottantanovesimo anniversario della morte del maestro Alfonso Rendano.

Miss ARBERESHE 2020. Aperte le iscrizioni per l’evento 

Il concorso nazionale sui costumi italo – albanesi si terrà a Spezzano Albanese venerdì 4 settembre. Partita la macchina organizzativa per consentire il pieno rispetto delle normative anti covid 19 

Miss Arbereshe ritorna con tutto il suo fascino ed il carico identitario. L’evento rassegna nazionale sui costumi italo – albanesi si farà anche per l’edizione 2020, nel pieno rispetto della normativa anti covid19, e per questo gli organizzatori hanno lanciato da subito la campagna di iscrizioni per determinare al meglio le questioni organizzative dell’evento che si terrà a Spezzano Albanese, presso il teatro comunale “V. Pesce” il 4 settembre a partire dalle ore 20.30.

L’appuntamento rappresenta la tappa conclusiva della seconda edizione di “Arbëria Festival Internazionale della Cultura Arbëreshë”, promosso nell’ambito del progetto “Spixana: Cultura Arbëreshë e Sere d’Estate” patrocinato dal Comune di Spezzano Albanese e cofinanziato dalla Regione Calabria PAC 2014-2020 Azione 1.3.

Nella passata edizione fu Ilenia Colloca di Frascineto ad essere incoronata come regina del mondo arbereshe. Quest’anno l’organizzazione curata dall’associazione Ahì Namà, presieduta da Savio Montone, in collaborazione con l’assessorato al turismo , spettacolo, marketing, comunicazione del Comune di Spezzano Albanese, guidato dall’assessore Maria Galizia, si prepara a celebrare la XVI edizione del concorso nel miglior modo possibile, nonostante il tempo di emergenza in cui viviamo, continuando nel solco della tradizione per un grande evento di spettacolo, bellezza e identità. Per coloro che volessero avere informazioni o partecipare www.missarbereshe.it – info@missarbereshe.it – oppure 392.6307787 – 328.1771089

Laino Borgo Programmazione estiva per accogliere i turisti

Nel pieno rispetto delle norme anti covid alcuni appuntamenti tra musica, cultura. 

Sarà un’estate particolare quella che vive il comune di Laino Borgo, come del resto un pò in tutto il Paese, ma nel pieno rispetto delle normative anti covid 19, l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco, Mariangelina Russo,ha voluto offrire ai tanti cittadini e turisti (sia italiani che esteri) che stanno affollando il borgo del Pollino un mini programma estivo per continuare nel solco dell’accoglienza che da sempre contraddistingue la comunità.

Si parte stasera con l’inaugurazione della mostra sui risultati degli scavi archeologici di contrada San Gada alla presenza dell’Università di Messina con il professor Mollo, la restauratrice, Flavia Gazzineo, e il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, accolti dal primo cittadino che farà gli onori di casa per la serata culturale che apre una serie di appuntamenti arricchiti anche dal contributo dell’associazione Aletheia.

Sabato 8 agosto invece alle ore 19.00 proprio l’associazione Aletheia propone poesia e musica nella piazzetta sant’Antonio con una serata dedicata alla lingua napoletana. In piazza Navarro il 9 agosto ci sarà invece la mostra statica di lambrette d’epoca, mentre il giorno dopo – 10 agosto – presso il centro nuovi orizzonti andrà in onda il filmato “La planete sauvage”.

Concerto della Banjamin Ensemble il 12 agosto in piazza navarro, mentre il 13 agosto i rioni del Palio dei Ciucci raccontano l’evento con una mostra fotografica. La vigilia di ferragosto il concerto di “Radio Lausberg Natour 2020” animerà piazza navarro mentre il 16 l’associazione musicale Vincenzo Longo proporrà un concerto sempre nel centro del paese. Il 23 agosto di nuovo protagonista l’associazione Aletheia con la presentazione dell’opera di Giovanni Russo “L’eredità dello sguardo”.

 

Week end nelle vigne

Continua con successo l’iniziativa del Movimento Turismo del Vino in Calabria 

Dopo le prime settimane cresce il numero di aderenti alle tante iniziative sul territorio regionale proposte agli appassionati dalle 20 cantine protagoniste 

Fare una passeggiata alla scoperta dei vigneti e delle cantine calabresi degustando vini e prodotti tipici è un mood che piace e riscuote sempre più successo. Soprattutto in questo tempo post covid in tanti, appasionati della vita all’aria aperte e del buon vino, stanno partecipando alle tante iniziative proposte in Calabria dalle 20 cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino nel corso dell’iniziativa Week end nelle vigne.

Il sodalizio presieduto da Pierluigi Aceti ha voluto rispondere alla richiesta dei wine lovers che auspicavano ad un ritorno nelle cantine per degustare vini e approfondire, attraverso l’enoturismo, la conoscenza del territorio.

Nelle cinque province calabresi Rocca Brettia a Donnici, Feudo dei Sanseverino a Saracena, Ferrocinto e Tenuta Celimarro a Castrovillari, Azienda Agricola Tibaldi Antonietta a Roggiano Gravina, Cantine Girolamo Basile a Belsito, Azienda Agricola Villa Santa Caterina a Montalto Uffugo, Antiche Vigne a Rogliano per la provincia di Cosenza; La Pizzuta del Principe di Strongoli e Capoano Vini di Cirò Marina in provincia di Crotone; la cantina Statti a Lamezia Terme, Agriturismo Fassi a Guardavalle in provincia di Catanzaro; Marchisa e Cantina Rombolà a Drapia, Cantine Artese a Zambrone in provincia di Vibo Valentia e per finire Maisano vini a Bianco, Barone G.R. Macrì a Gerace, Azienda Agricola Altomonte Terre Grecaniche a Palizzi, Azienda Agricola Tripodi e Terre della Costa Viola a Bagnara Calabra in provincia di Reggio Calabria continuano a proporre aperitivi in vigna, pranzi e cene tra i filari, alla scoperta degli areali produttivi. Un successo che si amplifica di settimana in settimana. Per tutte le info è possibile consultare il sito www.mtvcalabria.it

A Laino Borgo si cerca l’antica Laos

“Diversi reperti amplificano le suggestioni che la città scoperta in località San Gada nella Valle del fiume Lao possa essere l’antica città magno greca distrutta da un forte terremoto nel II secolo A.C.”

Una grande città con una maglia viaria regolare attorno alle abitazioni, muri tutti perfettamente allineati, una serie di reperti (figure fittili, testine, oggetti di ornamento) e soprattutto tracce di intonaco parietale in stile rosso pompeiano, così come il pavimento con uno strato di calce (presente, per capirsi, solo nelle case di Pompei) sono i risultati evidenti della prima campagna di scavi archeologici compiuta a Laino Borgo in località San Gada dall’equipe del professore Fabrizio Mollo dell’Università degli Studi di Messina.

Se poi si aggiunge che all’interno dei quasi 200 metri quadri di saggio è stato rinvenuto lo scheletro di un uomo sicuramente schiacciato dalle pareti di una casa crollata durante un sisma (la storia ci dice che Laos fu distrutta da un forte terremoto), e più in là altri segni evidenti di crolli di dispense con cocci di vasi da bere e per mangiare disseminati lungo il campo sondato dagli archeologi, e che questo sito si trovi in posizione baricentrica, nella valle del Lao, tra la Calabria e la Campania a poca distanza dalle tracce dell’antica via Annia Popilia le suggestioni per presupporre che quella ritrovata sia l’antica Laos ci sono tutte.

La città subcolonia di Sibari fondata dai Greci dopo che il sito costiero fu conquistato da Crotone nel 510 «si è sempre pensato potesse essere verso il mare senza mai cercarla invece nell’entroterra – ha dichiarato ieri presentando i lavori di ricerca il professore Mollo – Qui a Laino Borgo nei primi dell’800 furono trovate le monete antroposofiche (nel mondo ce ne sono una decina) ma nessuno se n’è mai occupato con grande rilevanza. Su questo sito – attraverso studi con strumenti avanzati – abbiamo rilevato circa 40 ettari cosparsi di materiale archeologico per questo bisogna continuare a fare ricerca e dare la certezza di ciò che oggi è solo una forte suggestione».

Nel corso della presentazione degli esiti di ricerca del primo campo di scavi archeologico finanziato dal Parco Nazionale del Pollino, che ha «creduto da subito nell’alto valore culturale e scientifico di questo sito» – ha ribadito ieri il Presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra -, è stato anche annunciato da Luigi Bloise, responsabile dell’Ufficio Geoparco del Parco Nazionale del Pollino, che un poster scientifico sui dati archeologici ritrovati a Laino Borgo verranno presenti e discussi nel corso della 15ª conferenza europea dei Geoparchi Unesco «segno evidente della grande attenzione internazionale di cui gode questa sensazionale scoperta».

Soddisfatta l’amministrazione comunale di Laino Borgo che attraverso il Sindaco, Mariangelina Russo, ha ringraziato il professor Mollo e la sua equipe per il prezioso contributo offerto alla comunità per «riappropriarsi della propria identità storica e culturale e rilanciare Laino Borgo nel campo del turismo culturale ed esperienziale didattico che ora deve essere messo al centro di un sistema più complesso e organizzato per la fruizione degli scavi e dei reperti rinvenuti». Gli ha fatto eco il vice sindaco, Innocenzo Donato, uno dei membri dell’amministrazione che ha seguito da vicino gli scavi, il quale ha ribadito che ora serve realizzare una «prima esposizione per mostrare la mondo gli oggetti recuperati» e pensare nel prossimo futuro alla creazione di un museo che possa custodire nella maniera più degna possibile questo «grande tesoro culturale e storico» che Laino Borgo ha recuperato anche grazie alla attiva partecipazione di tanti cittadini che si sono coinvolti nella ricerca.

Presente alla serata anche Giovanni Soda (l’assessore regionale alla cultura era assente per motivi di salute) che ha ribadito la vicinanza della Regione alla valorizzazione di questo sito archeologico. Infine Mariangela Barbato, dell’Ufficio della soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio della provincia di Cosenza, ha ribadito che questa scoperta va inserita nel quadro di un’offerta territoriale ampia che potrà portare turismo e valorizzazione per Laino Borgo e tutta la Valle del fiume Mercure.

«Fu giusta – ha ribadito ancora il Sindaco Russo – l’intuizione del compianto sindaco, Francesco Armentano, di prendere contatti con l’Università di messi per avviare una prima ricognizione sul terreno nel 2018. Oggi noi siamo qui convinti a continuare quell’esperienza di ricerca che potrà far parlare di Laino Borgo nel mondo. Da parte nostra c’è l’impegno istituzionale a valorizzare, con tutte le nostre risorse e la stretta collaborazione con gli enti che oggi sono al nostro fianco, questo importante sito archeologico».

Laino Borgo, scoperta un’antica città nella valle del Mercure

“Comune, Regione, Parco e studiosi presentano l’esito delle attività di ricerca. Venerdì 6 Settembre alle 18.30 la conferenza stampa di presentazione del risultato della campagna archeologica con importanti novità. Russo: un grande progetto archeologico che riguarderà tutta la Valle del Mercure”

C’è un’antica città nascosta nel ventre della montagna. In località San Gada, nel territorio comunale di Laino Borgo, è venuta alla luce grazie ad una importante campagna di scavi condotta dall’Università di Messina ed in particolare dal gruppo di ricerca e scavi diretta da Fabrizio Mollo, docente del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, ed i cui risultati ufficiali saranno presentati alla stampa ed alla città nel corso di una conferenza stampa in programma venerdì 6 settembre alle ore 18.30 in piazza Navarro a Laino Borgo.

Un progetto di scavo iniziato dopo l’incontro tra il docente messinese ed il compianto Sindaco di Laino Borgo, Francesco Armentano, che fu il primo a credere nelle potenzialità di questa attività archeologica ed inserirla in un quadro di valorizzazione del turismo culturale di Laino Borgo e dell’intera Valle del Mercure. Il Sindaco Mariangelina Russo ha continuato nel solco di quella esperienza positiva finanziata per la prima volta proprio dall’amministrazione guidata dal primo cittadino Armentano e che ha dato esito positivo chiedendo all’Ente Parco del Pollino di supportare la continuazione degli scavi che ha portato ad un progetto più compiuto – redatto dall’Università di Messina – per avviare una campagna archeologica in località San Gada che ha portato ad importanti rinvenimenti che saranno illustrati nel corso della conferenza stampa.

«Sarà l’occasione – ha dichiarato il Sindaco Mariangelina Russo – per raccontare alla città ed al territorio l’entità di questi ritrovamenti che rappresentano un punto di svolta per Laino Borgo e tutta la Valle del Mercure, ma anche l’occasione per tributare il giusto ringraziamento al Presidente del Parco, Domenico Pappaterra, per aver creduto nel nostro progetto ed esserci stato al fianco per la valorizzazione della nostra Comunità, così come sarà giusto ringraziare tutti i cittadini che, entusiasti di questa ricerca archeologica, hanno collaborato con l’amministrazione comunale. Tra questi in particolare Terenzio Calvosa, Agostino Calvosa, Armando Avena, Domenico Cersosimo ed il figlio Federico, studente di archeologia presso l’università di Messina, sempre attenti a dare indicazioni per la buona riuscita degli sforzi collettivi».

Gli scavi iniziati e protrattisi per tutto il mese di luglio hanno visto protagonisti gli studenti di  archeologia dell’ateneo messinese accompagnati e guidati dai docenti Mollo e Sfacteria. Questo progetto si inserisce nel quadro delle attività a supporto della valorizzazione delle zone archeologiche della Valle del Mercure che nell’ottobre 2018 avevano già visto la pubblicazione di una carta archeologica.

All’appuntamento di venerdì parteciperanno il Sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, il vice sindaco, Innocenzo Donato, Luigi Bloise, responsabile dell’Ufficio Geoparco del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino e Maria Francesca Corigliano, assessore ai Beni Culturali della Regione Calabria. Relazioneranno sull’attività di scavo Mariangela Barbato, dell’Ufficio della soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio della provincia di Cosenza, e Fabrizio Mollo, del dipartimento di civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina.

Saracena, la montagna al centro di un progetto complessivo si rilancio e valorizzazione

RUSSO: PRIMA DI NOI SOLO IDEE RAFFAZZONATE PER QUALCHE TITOLO DI GIORNALE. ORA C’E’ IDEA PROGETTUALE CHE PORTERA’ RISULTATI NEL FUTURO PROSSIMO

Da giorni in rete un video denuncia l’abbandono della struttura di Masistro. Il Sindaco di Saracena: noi impegnati nella battaglia di legalità contro il pascolo in zone vietate

«Stiamo conducendo una battaglia di legalità coinvolgendo da mesi i Carabinieri Forestali –  che ringraziamo per la forte collaborazione che stanno dimostrando nei confronti del nostro esecutivo – per ribadire il rispetto delle regole e soprattutto far comprendere agli allevatori che il pascolo a Masistro da qualche anno è vietato. Ma la verità politica è anche che il complesso di Masistro non è mai stato interessato da un progetto serio di rilancio, ma solo da un intervento limitato e fine a sé stesso senza nessuna programmazione». Renzo Russo interviene così rispetto alla video denuncia postata sui social che riprende una mucca al pascolo tra le mura delle strutture comunali di Masistro sporcando l’edificio con i propri escrementi.

«Nulla di nuovo, purtroppo, ma una realtà con la quale ci confrontiamo da quando siamo al governo di Saracena così come facciamo con il saccheggio indiscriminato delle strutture montane, non ultima quella di Novacco, sulle quali però – nonostante il pesante fardello di debiti lasciatoci in eredità (circa 1.400.000 euro di disavanzo) – questa amministrazione è impegnata in prima linea. Presto, infatti, il centro turistico di Novacco riaprirà i battenti riaffermando il principio della valorizzazione e riqualificazione di uno dei beni più importanti che siamo chiamati ad amministrare, la montagna, che può diventare strada maestra di sviluppo e turismo insieme all’agroalimentare».

«Ma la questione della montagna in sè – aggiunge il primo cittadino di Saracena, Russo – anche alla luce delle recenti aggressioni per mano di ignoti piromani, porta con sè una riflessione più ampia e cioè che fino ad ora questo grande polmone verde è stato solo usato per qualche titolo di giornale ma non era inserito in un reale progetto o idea complessiva di sviluppo. Ora questo tempo è finito, perchè il nostro esecutivo ha progettato con grande caparbietà e visione strategica il rilancio di Novacco, Masistro e tutto il comparto montano che gira attorno a questi straordinari luoghi inseriti nel Parco Nazionale del Pollino».

Quest’anno ad esempio il rifugio “Il Rossale” (ex Afor) è stato usufruito da associazioni e liberi cittadini a partire da giugno e le strutture di Novacco saranno a breve interessate da lavori di manutenzione straordinaria che saneranno una serie di lacune strutturali «figlie di testardaggine fine a se stessa – aggiunge Renzo Russo – Tutti ricorderanno ad esempio che appena insediati abbiamo già sanato una situazione burocratica incredibile che metteva a rischio l’apertura del pubblico esercizio visto che le strutture non erano ancora accatastate».

«Di sicuro – conclude Russo – è finito il tempo dell’inganno, in cui ogni cosa fatta era apparente, arrangiata e arruffata, senza nessun tipo di idea per uno sviluppo economico duraturo e auto sostenibile. Un luogo addobbato a festa può soddisfare la fame di qualche adulatore interessato, ma prima o poi i nodi vengono al pettine. Penso anche al parco avventura, prima montato in tutta fretta, inaugurato in pompa magna ma poi con altrettanta celerità smontato perché i gestori furono costretti a scappare. Ecco quella esperienza la consideriamo l’ultima grande beffa che non si dovrà ripetere mai più per la nostra montagna ed il suo sviluppo. E su questo siamo impegnati in prima linea per proporre idee durature, sostenibili, che sappiano creare sviluppo nel pieno rispetto della identità naturale della nostra terra».